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Se Chichizola alla fine risulta il migliore in campo nel derby tra Entella e Spezia è chiaro che ci sia spazio per le recriminazioni ed in effetti questo anticipo del venerdi sera sotto i riflettori nazionali e con lo stadio finalmente pieno ha lasciato un po di amaro in bocca sia a Roberto Breda che a Mimmo Di Carlo. Alla fine è diventata soprattutto in sala stampa in fase di commento,  la partita dei “se”. Il primo appunto riguarda il portiere argentino in forza allo Spezia che è risultato decisivo in almeno 5 interventi tre su Caputo miracolosi, uno su Troiano ribattuta a terra sulla linea di porta e uno su Tremolada con un sinistro a giro respinto. Sul fronte opposto è anche vero che “se” Baez lanciato da un rinvio di Chichizola anziche calciare avesse passato il pallone al solitario Piccolo, con buone probabilita staremmo qui a commentare la prima sconfitta interna dell’ Entella nell’ anno 2016.
L’Entella  doveva dimostrare sul campo che quello di Terni è stato effettivamente un episodio sfortunato ma che tutto quanto fatto dai ragazzi di Breda fin qui non è dimenticato anzi. Il tecnico dal canto suo non si è minimamente scomposto al di la di un allenamento in più, continuando nel “martellamento” per migliorare i meccanismi e le prestazioni del suo gruppo di giocatori. Ma l’ atmosfera dentro era quella del riscatto. Non cambiano gli interpreti con Ammari dietro alle punte Caputo e Masucci a dimostrazione della solidità e delle certezze acquisite ormai da questa squadra. L’ ingresso in campo è da brividi perché nella Sud va in scena probabilmente la migliore coreografia vista negli ultimi anni con i due stemmi dell’ Entella, quello antico con il pallone di cuoio, e quello più recente con il Diavoletto divisi dal simbolo della tifoseria più calda, intorno tante bandierine biancocelesti ed un colpo d’ occhio emozionante a cui hanno partecipato anche Distinti e Tribuna. Oltre un migliaio i tifosi da Spezia sempre fortemente attaccati ai propri colori.

La squadra spezzina parte bene, Piccolo al ritorno in campo dopo un lungo infortunio punge centralmente cercando di innescare il giovane Baez e l’ affaticato Nene’ reduce da un viaggio in Brasile. I chiavaresi impiegano un quarto d’ ora a prendere in mano le redini della gara ma appena lo fanno creano pericoli. Masucci in acrobazia serve Caputo che anticipa Valentini e spedisce in porta nell’ angolo basso dove Chichizola strozza l’ urlo del Comunale. Poco dopo ancora Ciccio si gira bene ma trova le gambe di un difensore da distanza ravvicinata. Anche Troiano al termine di una mischia calcia ma trova Chichizola a negargli la gioia del gol. L’ Entella preme lo Spezia non reagisce il vantaggio sembra nell’ aria ma alla prima occasione sono gli acquilotti a passare. Punizione dalla trequarti Belli termina a terra Valentini e Baez possono saltare indisturbati con il centrale ospite che indirizza nell’ angolo sinistro di Iacobucci. Primo tiro in porta subito, letale per i chiavaresi. Il carattere si sa non manca a Troiano e compagni che reagiscono subito. Caputo incorna bene un cross di  Masucci e il portiere vola sotto l’ incrocio.

Si ferma Ammari per un problema muscolare al suo posto Tremolada che ultimamente convive con un problema al ginocchio ma il suo ingresso fa ben sperare per la ripresa. Lo Spezia difende bene e su un rinvio di Chichizola potrebbe chiuderla ma come raccontato Baez si divora il raddoppio. Qualche angolo qualche mischia ma nulla di più in area chiavarese mentre sul fronte opposto manca lo spunto decisivo. Breda gioca tutte le carte con Costa per Belli e Berretta per Masucci. Tremolada vorrebbe festeggiare il 24° compleanno con un gol ma il palo su punizione gli nega la gioia. Deve cosi accontentarsi dell’ ennesimo assist quando da angolo pennella per la testa di Troiano che incrocia nello stesso angolino di Valentini e pareggia il match scaricando poi nelle telecamere la gioia per se e per i suoi bimbi incantati davanti alla Tv.

Una sciocchezza di Deiola entrato da poco(calcione senza senso a Berretta), lascia lo Spezia in 10 L’ Entella crede nella remuntada e spinge, Chichizola compie l’ ultimo miracolo su Caputo e viene graziato da Tremolada che sulla respinta non inquadra la porta. I biancocelesti ci credono fino all’ ultimo minuti di recupero ma alla fine devono dividere il bottino. Difficile dire se sia stato un pareggio giusto perché come detto i “se” potevano cambiare la partita ma resta il fatto che l’ Entella si è confermata squadra vera di grande carattere e determinazione, mai rassegnata e forte di una omogeneità nei valori dei suoi interpreti che permettono al proprio tecnico scelte serene. Di sicuro ha vinto tutto il pubblico corretto e generoso nel comportamento e nel sostegno regalando a Chiavari un’ altra serata di grande calcio proprio nella serata in cui i sindaci di Chiavari, Leivi e Cogorno, volentieri ospitati dal presidente Gozzi, hanno presentato la bandiere della Comunità Europea dello Sport denominata Chiavari-Entella una sorta di investitura per un territorio che può e vuole fare molto per lo sport e per l’ impiantistica sportiva.

                                                                                               marcobianchi