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Domenica sarà la “sua partita”. E prima del fischio d’inizio Giorgio Mangiapane premierà a nome del Grosseto club Anno zero il nostro presidente Antonio Gozzi per l’impegno profuso e i risultati conseguiti in questi anni di presidenza.

 

Mangiapane è un tifoso davvero speciale, un esempio di come la passione e l’amore per due colori possano abbattere qualsiasi tipo di barriere geografiche.

 

540 chilometri per venire al Comunale a sostenere i biancocelesti. Qualcuno ogni tanto pensa ancora che sia solo un gioco, ma in realtà, è molto di più. La storia di Giorgio è una di quelle che ti ruba il cuore, fatta di amore e passione, di viaggi interminabili e di una fede  divisa a metà tra Chiavari e Grosseto. Biancorossi e biancocelesti, due pensieri fissi che da sempre accompagnano le sue domeniche calcistiche.

 

“Sono nato a Taranto, ma a tre anni mio papà venne trasferito nella caserma di Caperana”, racconta Giorgio, “Fin da piccolo ho sempre avuto una passione smisurata per il calcio. Ricordo a inizio anni sessanta che i miei genitori erano assolutamente contrari che io giocassi, quindi, andavo al campo di nascosto, finche un bel giorno, nel 1963, mio padre, preso da compassione, mi regalò il mio primo abbonamento per vedere l’Entella. Quelli per me furono anni indimenticabili, il mio primo vero grande amore. Nel 1967, poi, sempre per motivi lavorativi legati a mio padre, ci trasferimmo a Grosseto e da li nacque il mio tifo per i biancorossi. A Grosseto sono diventato uomo, mi sono sposato e ho costruito la mia vita, ma l’Entella ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore. Il primo ricordo che mi viene in mente se penso ai miei primi anni in toscana è legato ai lunedì mattina, quando, con il cuore in gola sfogliavo i maggiori quotidiani sportivi dell’epoca per vedere il risultato dei biancocelesti”.

 

A inizio anni settanta, poi, il primo e unico precedente tra le due squadre, un precedente che naturalmente Giorgio ricorda benissimo. “Potrei essere in grado di recitare le due formazioni a memoria”, prosegue Mangiapane. Ricordo quel precedente con grande emozione, ma dico la verità, domenica sarò molto più in difficoltà. Ci sono tante analogie che accomunano Entella e Grosseto. Entrambe hanno vissuto momenti bui e altri esaltanti, ma io ci sono sempre stato, sia nella buona che nella cattiva sorte. Questa mia doppia passione, inoltre, mi ha portato a parlare moltissimo dell’Entella anche ai miei amici di Grosseto. Il Club anno zero di cui sono presidente è gemellato con moltissime realtà del tifo biancoceleste, dagli amici della vetreria, passando per il Diaspora e la Val Graveglia”.

 

Mangiapane non si limita a seguire l’Entella dal divano di casa, ogni settimana, infatti, si divide tra gli spali dello Zecchini e del Comunale, senza perdersi neanche un minuto delle sue due squadre del cuore. “Cerco di incastrare sempre tutto per seguire sia l’Entella che il Grosseto. Certo, andare a vedere i biancorossi è molto più facile, ma per me fare 540 chilometri per venire a Chiavari a tifare l’Entella non è assolutamente un peso. La mia passione è troppo grande e a Chiavari, oltretutto, oltre ad avere instaurato numerosi rapporti umani con la società, ho ritrovato diversi amici di scuola e conosciuto tifosi splendidi che mi dimostrano un affetto unico. Domenica sarò come al solito nei distinti e porterò con me qualche amico di Grosseto. So già che soffrirò novanta minuti, ma sarà un’emozione enorme vedere le mie squadre giocare l’una contro l’altra”.

 

Sarà il suo derby del cuore, una giornata da aggiungere alle tante vissute dietro ai colori bianco, rosso e celeste.