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Il campionato più lungo si è chiuso stasera con una sconfitta che se, da un lato, non toglie nulla alla stagione biancoceleste, dall’ altro lascia un po’ di amaro in bocca come è stato per le tante occasioni perse da una squadra che certamente avrebbe potuto fare di più in questa stagione tribolata per tutti. Un bilancio comunque positivo se pensiamo come già detto nei giorni scorsi che il prossimo sarà il 6° campionato di Serie B per l’Entella, una piccola realtà che proprio come il Cittadella, avversario questa sera, sta facendo diventare una consuetudine qualcosa che di per se è straordinario.

La favola del Cittadella va detto è partita tanto tempo prima di quella biancoceleste ed è, al pari della nostra, infarcita da due retrocessioni a conferma del fatto che la serie B non è una realtà semplice per nessuno soprattutto per le società più piccole come la nostra e quella patavina. Altrettanto vero che dopo una lunga gavetta i granata si sono stabilizzati negli ultimi anni nei play off, laddove fino alla fine si coltiva il sogno del salto più alto. Ecco questo potrebbe essere il prossimo step dell’Entella per dare un altro contorno, al limite del miracoloso, ad un cammino già fin qui straordinario.

Quello che dispiace semmai è come questa impresa, che dura ormai da anni, non venga percepita come tale all’ esterno o almeno non da tutti. Già perché poi quando prima dell’ultima partita casalinga, ancora privata del calore del tifo, si notano 3 autogru parcheggiate fuori dello stadio con alla loro estremità 6 tifosi biancocelesti esporre il loro striscione e sventolare le proprie bandiere, allora capisci che per molti tutto ciò rappresenta un motivo d’ orgoglio tale da fare pazzie pur di poterlo vivere e  seguire da vicino.  In questo gesto, cosi poco usuale quanto ostinato è racchiusa tutta la passione dei tifosi che per troppi mesi si sono visti privati della loro passione, del loro girovagare per le città e per gli stadi.

A loro va sicuramente l’applauso più convinto. Parlando della partita dopo un primo tempo ben giocato e ricco di gol nella ripresa l’Entella sembrava poter puntare con decisione alla vittoria, sfiorata nel finale grazie anche al debutto in serie B di Simone Andreis classe 2001 entrato con il fuoco dell’ esordiente, che nel giro di pochi minuti ha sfiorato il gol e procurato il rigore poi mancato da Schenetti. Si tratta del 18° giovane proveniente dal nostro settore giovanile che esordisce in prima squadra a proseguire e perseguire uno dei principali obiettivi della società.  Il gol di Stanco nel finale come detto renderà più amara questa partita ma non cambierà l‘esito della stagione.

Da domani si inizierà a lavorare per la prossima con poco tempo a disposizione ma certamente con la voglia di allungare ulteriormente il nostro sogno e portare ancora con orgoglio in giro per l’Italia il nome dell’ Entella e di Chiavari. Per finire un grazie di cuore a tutti coloro che ogni giorno, anche durante il lockdown, hanno portato il loro contributo, piccolo o grande, ciascuno per le proprie competenze e possibilità, affinchè anche questa stagione filasse nel migliore dei modi sotto tutti gli aspetti.

               marcobianchi