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Il suo gol aveva sbloccato la partita prima del definitivo pareggio della formazione sarda. Andrea Corbari ha commentato così il punto dei biancocelesti in casa dell’Olbia.

“Chiaramente per come si era messa la partita siamo dispiaciuti per non essere riusciti a portare via l’intera posta in palio. Abbiamo giocato un match garibaldino come ci aveva chiesto il mister. La risposta dopo la sconfitta di sabato sera secondo me c’è stata. Purtroppo nel finale abbiamo preso un gol che ci lascia l’amaro in bocca, anche perché è arrivato in un momento nel quale non stavamo soffrendo per nulla, detto ciò, dobbiamo prenderci questo punto, restare sereni, e da domani pensare subito alla prossima partita.

Ad inizio secondo tempo secondo me abbiamo fatto vedere le cose migliori. Siamo entrati in campo più cattivi e abbiamo preso il pallino del gioco in mano, sbloccando meritatamente il risultato. Nel finale, poi, dopo il loro pareggio, ci è mancata un po’ di lucidità e di freschezza per provare a tornare in vantaggio.

Il gol? Sono sincero, mi mancava tanto. C’ero andato vicino sabato con la Carrarese e pure questa sera nel primo tempo. È stato una liberazione e me lo sono goduto. Lo vorrei dedicare alla mia ragazza Francesca e alla sua nonna Adriana, con la quale avevamo una scommessa in atto dal giorno di Natale. Possiamo dire che da questo punto di vista la Sardegna mi porta bene. L’anno scorso mi ero sbloccato a Sassari e due anni fa avevo segnato qui a Olbia con la maglia del Piacenza. Peccato solo che non sia valso i 3 punti”.