Novantacique minuti emozionanti, ben giocati da entrambe le squadre con gli ospiti protagonisti di un ottimo inizio e l’ Entella capace di ribaltare una partita non facile in un crescendo di determinazione, tecnica e organizzazione di gioco. Quella contro il Benevento è stata sicuramente una delle più belle partite viste quest’ anno, non solo a Chiavari, considerato anche il coefficiente di difficoltà rappresentato da un avversario, la squadra di Baroni, che prima del derby perso a Salerno era ancora imbattuta e rappresenta una delle rivelazioni di questo inizio stagione. Breda arriva a questa sfida ancora con qualche problema di formazione dovendo rinunciare a Palermo e Masucci ma avendo in panchina valide soluzioni pur se non tutte nella migliore condizione.
Spesso il valore aggiunto delle partite casalinghe è proprio l’ambiente del Comunale con la sua “magia” con il suo essere vicino alla squadra facendo sentire il tipico calore chiavarese, timido ma ugualmente apprezzabile e talvolta decisivo. Oggi anche questi elementi sono stati messi a dura prova perché non si ricorda facilmente una partita nella quale, dopo i primi venti minuti, l’ Entella fosse sotto di due gol e invece è andata proprio cosi. I presupposti non si sono colti subito perché la prima occasioni è proprio di marca biancoceleste con il solito Ciccio Caputo che dopo un minuto chiama Cragno ad una difficile deviazione in angolo. Il Benevento replica altrettanto pericolosamente con Venuti sul quale Iacobucci non si fa sorprendere.
Al secondo tentativo i sanniti passano grazie ad una discesa di Lopez che crossa a centro area dove Ceravolo, da grande rapace del gol, anticipa con lo scarpino Ceccarelli e mette palla tra palo e Iacobucci. L’ Entella cerca di reagire subito ma tarda a farlo con grande determinazione tanto che al secondo cross stavolta di Falco sempre Ceravolo anticipa tutti di testa e gira nel sette dove Iacobucci smanaccia ma non trattiene finendo in porta con il pallone. Ora l’ Entella è scossa ma ha il merito di non perdere la bussola. Dalla tribuna arrivano i primi mugugni e i primi consigli di sostituzione ad ogni passaggio sbagliato ma questo gruppo ha tali e tanti valori al suo interno da rialzarsi subito anche senza aiuti. L’ occasione che puo cambiare la partita arriva poco prima della mezzora quando un paio di metri fuori dall’ area l’ Entella usufruisce di un calcio di punizione spostato sulla destra la mattonella ideale per il sinistro balistico di Luca Tremolada che sistema con cura il pallone, posiziona due compagni in barriera ma poi finisce per aggirarla mettendo palla nel sette dove Cragno non può proprio arrivare.
Il gol galvanizza gli uomini di Breda e al tempo stesso spaventa quelli di Baroni che si, quando attaccano, fanno paura ma spesso finiscono per farlo in troppi lasciando ampi spazi alle proprie spalle. In questi spazi cerca di infilarsi la squadra biancocelestre e proprio allo scadere una bella combinazione tra Cutolo Caputo e Tremolada vede quest’ ultimo pennellare un pallone con il contagiri sul secondo palo dove Sini si coordina al meglio e di esterno sinistro spara un diagonale imprendibile per l’ estremo campano. A meno di due minuti dall’ intervallo questo è il gol che cambia la partita Al ritorno in campo l’ Entella è ancor più spavalda mentre il Benevento sembra impaurito e incapace di infastidire soprattutto sulle fasce dove i valori si ribaltano e la catena di destra Iacoponi Belli imperversa ad ogni accelerazione. Il vantaggio è nell’ aria, lo sfiora Cutolo che al termine di un azione da applausi colpisce il palo a Cragno battuto.
Breda inserisce Ammari, ormai recuperato, togliendo proprio Cutolo. Ancora da calcio piazzato giunge il gol decisivo, lo realizza neanche a dirlo Ciccio Caputo prendendo spunto dal sinistro vellutato di Tremolada che dalla bandierina taglia una traiettoria sulla quale nei pressi della linea di porta il bomber barese si inserisce con esperienza e fiuto del gol. Ancora una volta tutto il Comunale è ai suoi piedi Il Benevento è ferito ma non ancora domato. Baroni attinge dalla panchina con Cisse, Buzzegoli e Pajac. Breda fa rifiatare Keità inserendo Gerli e lo stremato Tremolada inserendo Beretta che nei minuti finali risulterà prezioso assieme a Caputo per tenere palla lontano da Iacobucci. Per il numero 14 di casa una partita da incorniciare con il secondo gol, e che gol e due assist, la crescita costante di un giocatore di grandissima qualità che puo davvero diventare il vero “crac” biancoceleste.
Il fischio finale sancisce un impresa sportiva salutata dagli oltre duemila presenti, proietta l’ Entella al quarto posto in classifica proprio alla vigilia di due trasferte difficili come quelle di Salerno e Cesena. Due partite nelle quali la squadra di Breda cercherà di unificare le due personalità che la hanno contraddistinta finora, quella cinica e determinata vista sempre al Comunale e quella più timorosa, meno autoritaria vista spesso in trasferta. Un piccolo difetto in una creatura che il tecnico veneto sta plasmando con quelle che sono le sue principali caratteristiche di equilibrio freddezza e competenza.
marcobianchi