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Forse per una volta siamo tutti concordi nell’ accettare di buon grado un pareggio  casalingo non  esaltante sotto il profilo della prestazione  ma utile comunque a muovere la classifica e ottenuto contro un avversario  meno in difficoltà di quanto si potesse pensare. Una bella serata di pubblico con il Comunale gremito da 4500 persone di cui 1700 provenienti da Pisa a testimoniare ancora una volta l’ attaccamento ai propri colori ai propri giocatori al di la delle proprietà.

E’ stata anche la serata di Gennaro Gattuso uno a cui portare rispetto soltanto per la carriera che ha alle spalle e per il modo schietto, genuino, spontaneamente normale con cui parla di calcio a tutti i livelli. Un allenatore che è tornato da poche settimane alla guida di un gruppo che con lui ha raggiunto grandi traguardi  e con il quale verosimilmente si toglierà altre soddisfazioni. Il supporto avuto dai tifosi nerazzurri è sicuramente un valore aggiunto per questa squadra che ha dimostrato unità in campo e fuori .

Un sostegno caloroso ma composto una lezione di tifo per una tifoseria che nelle ultime settimane è salita sulle montagne russe delle emozioni rischiando un altro fallimento e ritrovandosi poco dopo laddove l’ impresa dello scorso anno li aveva proiettati.  L’ Entella conferma  l’ undici vittorioso con l’ Avellino, una partita che evidentemente lo stesso Gattuso deve avere studiato a memoria se è vero come è vero che il suo Pisa ha letteralmente impedito ai biancocelesti di esprimere il loro gioco oscurando tutte le fonti con duelli singoli in qualche caso anche ruvidi ma assolutamente efficaci. Le hanno provate tutte i ragazzi di Breda che potevano aggirare queste marcature asfissianti soltanto con giocate veloci e profonde  nelle quali però ancora una volta la squadra ha denunciato troppi errori di misura soprattutto nei metri finali.

Decisivi probabilmente  gli accoppiamenti di Mannini su Troiano e dell’ ex Di Tacchio su Tremolada a soffocare i pericoli sul nascere costringendo  le punte a tornare parecchio per trovare palloni giocabili. Non è un caso quindi che addirittura le prime occasioni siano di marca nerazzurra con due conclusioni di Mannini sulle quali Iacobucci si fa trovare pronto.  L’ Entella si riordina ed inizia a macinare il suo gioco affidando le finalizzazioni al trio Caputo Masucci Tremolada con quest’ ultimo nei panni d’ ispiratore.  Proprio allo scadere del primo tempo il Pisa mette i brividi a Iacobucci ancora con Mannini che scarica un sinistro dal limite che colpisce prima la traversa quindi rimbalza sulla riga colpendo l’ estremo chiavarese e carambolando in angolo.

Nella ripresa un po tutti si attendevano il calo del Pisa che, va ricordato, era alla sua terza partita in 7 giorni dopo un mese nel quale per le vicissitudini societarie il gruppo nerazzurro si era allenato poco . Al contrario erano proprio i giocatori di Gattuso a rientrare meglio in campo . Ci provano Cani e Verna e Del Fabro ma il pericolo più grosso lo porta Longhi che su corner colpisce la traversa. Breda le ha provate tutte anche con i cambi di Ammari per Tremolada e Mota Carvalho per Palermo ma per Ujikani la ripresa scivola via  senza particolari problemi.

Ancora il tempo per una conclusione del neo entrato  Montella sulla quale Iacobucci respinge quindi arriva il triplice fischio di Abbattista che chiude la partita ed apre lo spazio ai commenti con Mister Gattuso che in sala stampa non lesina complimenti all’ Entella squadra e società auspicando soltanto la posa di un manto erboso naturale in quello stadio che ha definito un piccolo gioiello. Ci sono altre due gemme sulle quali lui e il collega Breda stanno lavorando e da entrambe si inizia a vedere qualche riflesso interessante. Due  tecnici che dovranno lavorare ancora tanto ma l’ impressione al termine della partita di questa sera è che si tratti di due squadre ben impostate.  L’ Entella riprenderà subito la preparazione della trasferta che sabato prossimo la vedrà di scena a Ferrara contro quella Spal che si è subito imposta all’ attenzione del torneo cadetto come una delle piu belle sorprese.  

marcobianchi