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Un punto fortemente voluto quello conquistato ad Avellino da un Entella solida compatta concentrata e come dicono proprio in Campania con la giusta “cazzimma”. Si sapeva che non sarebbe stata una partita semplice perchè al di la della scossa intesa come cambio di allenatore, di fronte c’era un avversario che ancora doveva smaltire lo choc del derby buttato contro la Salernitana. L’ Entella è andata oltre a tutto questo preparando la partita in una settimana fatta di intensità e di quelle “terapie” soprattutto “mentali” che si fanno in questi casi, quando cioè c’è da infondere autostima a piene mani.

A giudicare da quanto visto al “Partenio Lombardi” Aglietti è riuscito in questa prima parte di lavoro mettendo in campo una squadra determinata, attenta senza fronzoli. Non è questione di schemi o di uomini perchè alla fine hanno giocato praticamente gli stessi ma è la testa a fare la differenza fin dalle prime battute quando cioè l’ Entella parte aggressiva andando a pressare gli irpini molto alti rubando palloni e propiziando la prima occasione che poi rimarrà l’ unica creata da entrambe le squadre in tutto il primo tempo. Palermo sradica un pallone a centrocampo e mette in movimento subito Nizzetto che arrivato ai 20 metri prova il suo sinistro senza sorprendere Lezzerini.

Da li in poi tanto gioco a centrocampo, tanti duelli rudi ma corretti a mancare sono state solo le occasioni da rete con lo score che al 45 parlava chiaro un tiro in porta a zero, quello di Nizzetto appunto. Iacobucci è uscito con i guanti puliti in virtu di una difesa senza alcuna sbavatura di fronte alla coppia Ardemagni Asencio e grazie al filtro fatto a centrocampo da Palermo Troiano e Crimi dinamici e cattivi al punto giusto. Unica nota dolente le scarse opportunità avute da La Mantia e De Luca troppo spesso stritolati nella morsa degli aitanti centrali irpini. Ad inizio ripresa le squadre restano invariate ma è l’ Avellino a partire meglio creando un paio azioni classificabili come preoccupazioni più che come pericoli veri e propri.

Per la prima e unica parata di Iacobucci bisogna attendere il quarto d’ ora quando Ardemagni gira di testa un corner di Moretti ma trova il balzo felino del portiere biancoceleste. Primo cambio con Eramo per Palermo e poco dopo De Luca semina il panico sulla destra ma sul suo cross trova Suagher che per poco non fa autorete. Arriva il momento anche per Diaw entrato a rilevare La Mantia e dopo un solo minuto parte in una progressione delle sue supera tutti arriva sul fondo e al momento di toccare per De Luca viene anticipato dall’ uscita di Lezzerini protetto da Ngawa. La partita lentamente si spegne anche se il Partenio rumoreggia e i giocatori irpini hanno il dovere di provarci fino alla fine. Nei cinque di recupero i Lupi creano più che nei 90 precedenti.

Prima D’Angelo calcia sull’ esterno quindi Ardizzone per anticipare Castaldo rischia l’ autogol salvato da Diaw che sulla linea alza in angolo. La partita si spegne definitivamente tra la misurata soddisfazione dei biancocelesti che hanno ritrovato quella solidità e compattezza che permise ad Aglietti due anni fa di inanellare due serie lunghissime di risultati positivi. Da qui si riparte dalla voglia di costruire qualcosa di importante settimana dopo settimana passando dal lavoro giornaliero per raggiungere un livello adeguato al valore di questa rosa. Aglietti lo sa e lo ha detto appena tornato a Chiavari si lavora anche con un pizzico di presunzione che possa permettere di non accontentarsi mai.

                                                                     marcobianchi