Per capire bene di cosa stiamo parlando va probabilmente fatto un passo indietro e ricordare che come ogni anno da quando è approdata in cadetteria la squadra chiavarese ha come primario obiettivo la permanenza in categoria possibilmente proseguendo la cura del vivaio e dello scouting per ricercare e far crescere altri Zampano, De Col o Keità tanto per citare alcune esempi di successi in questo senso. Sappiamo tutti come è andata il primo anno con una retrocessione immeritata e per fortuna rientrata a causa delle irregolarità ormai note.
E’ vero poi che a Gennaio alcuni “meccanismi contrattuali” hanno visto la partenza di giocatori importanti, affettivamente legati a Chiavari e all’ Entella, riducendo numericamente la rosa a disposizione di Breda, ma è altrettanto indiscutibile che tutti gli infortuni delle ultime settimane erano difficili da prevedere e, oltretutto, hanno colpito giocatori fondamentali come Troiano, altri che stavano vivendo un periodo di grande forma fisica come Diaw e Baraye oltre ad Ammari e in ultimo Mota Carvalho. Fino a due o tre settimane fa pero non si poteva non essere soddisfatti del lavoro svolto da Breda dal suo staff e dai suoi giocatori e tutto questo lavoro non può essere inficiato da qualche prestazione negativa.
Roberto Breda che oggi è stato anche eccessivamente contestato da una parte di tifosi è sicuramente una persona onesta, concreta, un professionista ineccepibile che conosce pregi e difetti di questo lavoro che non si è mai esaltato dopo nessuna vittoria cosi come non si è mai scomposto dopo le prestazioni meno brillanti. Ha riconosciuto egli stesso che ogni tifoso ha il diritto di contestare questa o quella decisione ma ha rivendicato altresi il diritto di continuare il suo lavoro secondo quello che è il suo credo calcistico cercando di riprendere prima possibile il cammino positivo anche in termini di risultati. Un cammino che oggi ha visto uno stop inatteso di fronte all’ ultima della classe in una partita anomala. La rosa ridotta obbliga Breda a poche variazioni rispetto al derby di sabato un piccolo mini turn over con Benedetti per Pellizzer e Pecorini impiegato da mezz’ ala al posto di Ardizzone.
Contrariamente a quanto accaduto di solito l Entella non approccia al meglio la partita e si assiste a 15 minuti di nulla perché anche il Latina e’ guardingo e poco incisivo. Piano piano però i biancocelesti iniziano a costruire azioni da rete con Moscati che calcia a lato, Caputo che trova il miracolo di Pinsoglio e Pecorini che sfiora la traversa. Nella ripresa l’ impatto è più incisivo per l’ Entella che ci prova con Tremolada il cui sinistro viene deviato ed esce di poco, quindi ha con Caputo un’altra ghiotta occasione a tu per tu con Pinsoglio che compie un altro miracolo e devia in angolo. Breda prova ad inserire forze fresche dalla panchina ma i giovani Zaniolo per Moscati, Di Paola per Catellani e Puntoriere per Tremolada, sono comunque reduci dall’ aver giocato 90 minuti venerdi, qualche minuto nel derby di sabato e non possono quindi dare il contributo decisivo.
Come spesso accade nel calcio succede che, forse nell’ unica uscita offensiva, il Latina trovi con Buonaiuto il diagonale preciso nell’ angolino dove Iacobucci non può arrivare conquistando tre punti insperati anche dagli stessi pontini. Le contestazioni, le ironie, le responsabilità addossate su questa o quell’ altra componente societaria, pur se lecite, lasciano il tempo che trovano. Ancora una volta l’ unico rimedio può arrivare dal lavoro quotidiano per cercare di trarre il massimo dalle 4 partite che rimangono da giocare dopodichè ci sarà il tempo e il modo per tirare le somme di una stagione che, lo ripetiamo ancora, ha visto l’ Entella centrare il suo obbiettivo con largo anticipo.
marcobianchi