I biancocelesti sono scesi in campo con il lutto al braccio per ricordare “il mio Giovanni” che ha deciso di andarsene troppo presto lasciando un dolore indicibile a noi genitori è un vuoto incolmabile in tutti quelli che hanno avuto il piacere di incrociare il suo sorriso contagioso. Con Catellani e Baraye squalificati tocca a Diaw far coppia con Caputo e a Filippini occupare la fascia sinistra. La partita stenta a decollare, per il primo tiro verso la porta di Iacobucci bisogna aspettare quasi 20 minuti quando Dezi dal limite impegna Iacobucci in una deviazione in tuffo.
La cerniera di centrocampo tiene bene supportata anche dai “ritorni” generosi di Diaw, dietro, Ceccarelli e Pellizzer contengono senza patemi sia Forte che Nicastro che non trovano mai la via della conclusione a rete. Seguono altri 20 minuti di nulla finché una fiammata biancoceleste mette in apprensione la difesa umbra : Moscati crossa da destra Diaw fa sponda per Palermo che prova la deviazione a pochi centimetri da Brignoli ma viene murato dalla tempestiva uscita del portiere di casa. La ripresa ripresenta lo stesso equilibrio in campo ma il Perugia dopo 5 minuti ha l’occasione per passare con Nicastro che gira bene di testa a centro area trovando però la pronta e decisiva risposta di Iacobucci.
Bucchi prova a spingere di più inserendo Acampora e Guberti per Gnaorè e Nicastro, poco dopo gli umbri sono ancora pericolosi con Volta che sempre di testa gira un cross da destra ma Iacobucci è attento e alza sopra la traversa. Anche Breda prova a mettere forze fresche inserendo Mota per Diaw e Ammari per Tremolada ma senza riuscire a modificare l’inerzia di una partita che resta povera di emozioni. Ancora un paio di sussulti arrivano negli ultimi minuti, prima con Ammari che riceve due gialli ravvicinati e fa terminare in inferiorità numerica i 5 minuti di recupero. Proprio al 92 Fazzi ha sulla testa la palla buona per il vantaggio ma quasi incredulo l’appoggia tra le braccia di Iacobucci.
È’ l ultima emozione di una partita che ha visto anche le due tifoserie protagoniste, sempre nel ricordo di Giovanni, con cori e striscioni tanto da guadagnarsi a fine gara l’ applauso dei rispettivi presidenti Gozzi e Santopadre a dimostrazione che il tifo, quello vero, sa essere un valore aggiunto alla solidarietà di ogni tipo e non un luogo comune di violenza. L’ Entella si ritroverà Lunedi per iniziare l’ avvicinamento alla partita con il Carpi per la quale il ritorno alla vittoria diventa imperativo e utile per continuare a mantenere quella parte sinistra della classifica mai mollata dall’ inizio del campionato.
marcobianchi