Chiavari
Nella stagione calcistica 2017/2018, per ogni euro investito nella Virtus Entella (che in quella stagione ha giocato in serie B), sono stati generati l’equivalente di 3 euro, a favore della comunità locale, della città di Chiavari, dei giocatori/giocatrici e delle loro famiglie, di allenatori, esercenti e altri stakeholder esterni.
È questo il risultato conclusivo a cui sono arrivati il professor Giovanni Lombardo, docente alla Facoltà di Economia dell’Università di Genova, e il team della startup innovativa e spin off universitario dell’Ateneo genovese, Sigma NL, in collaborazione con Wylab, il primo incubatore sportech italiano, con sede a Chiavari.
Lo studio è stato presentato questo pomeriggio a Wylab, durante un incontro aperto alla cittadinanza. Il metodo di analisi condotto, che ha visto impegnate moltissime persone, si chiama Social ROI, ovvero Social Return on Investment: un’indagine condotta sulla Virtus Entella che rappresenta uno dei primi esperimenti di questo genere nel nostro Paese, ma è talmente moderna, puntuale e innovativa che dal prossimo anno la UEFA ha chiesto alle leghe affiliate di introdurre questo metodo di valutazione.
Con la metodologia S-ROI si intende valutare l’impatto sociale, economico e ambientale del percorso svolto da un’organizzazione, attraverso il coinvolgimento diretto delle principali parti interessate (i cosiddetti “stakeholder”).
Per questo motivo essa si rivela particolarmente adatta a fornire una misura concreta della produzione di valore (valore sociale, tangibile e intangibile, diretto e indiretto). Il percorso di valutazione inizia con l’individuazione dei portatori di interessi, o “stakeholder”.
Rispetto alla Virtus Entella, è stato compiuto nell’arco di 6 mesi circa, da parte dello spin off dell’Università di Genova, “Sigma NL”, start up innovativa dedicata alla valutazione di impatti e del S-ROI, che ha annoverato nel gruppo di lavoro il suo fondatore docente di ingegneria gestionale, Giovanni Lombardo, la dott.ssa Irene Rapallo, psicologa iscritta all’albo nazionale, la dott.ssa Rebecca Colombo e il dott. Nader Tayser, laureandi magistrali in Ingegneria Gestionale presso l’Università di Genova.
Nella individuazione degli stakeholder, in prima battuta si è indagato sugli effetti di Virtus Entella nei confronti dei tifosi, senza i quali non avrebbe senso la competizione sportiva. La tifoseria costituisce parte integrante e sostanziale del gioco competitivo che si svolge sul campo, grazie alla sua viva partecipazione emotiva alla gara.
L’analisi è proseguita focalizzandosi sui calciatori della prima squadra; poi su quelli del settore giovanile, come anche sulle famiglie degli atleti e sugli allenatori, importanti per la valorizzazione e l’emersione dei talenti, ai quali la Società offre una chance di realizzazione personale e professionale.
Nel corso della valutazione sono stati anche censiti alcuni esercenti locali e altri imprenditori coinvolti, anche indirettamente, dalle attività della squadra (l’“indotto”), così come il Comune e la città di Chiavari, la Marina di Chiavari e il gruppo imprenditoriale Duferco, cui la squadra appartiene.
Sono state considerate, infine, tutte le iniziative sociali che la Società svolge attraverso l’Associazione “Entella nel cuore”, la quale, in stretta collaborazione con il Club, promuove e gestisce attività di responsabilità sociale e di charity dell’Entella stessa, a servizio del territorio chiavarese e, più in generale, di quello ligure.
I portatori di interessi e soggetti coinvolti sono stati interpellati attraverso interviste o questionari, posti su piattaforma online, in modo da ricercare gli impatti economici, psicologici e sociali derivanti dalla partecipazione diretta alle attività svolte nella società (ad es. giocatori, allenatori, tifosi) o la ricaduta valoriale indiretta sulla propria vita/attività (famiglie degli atleti, esercenti dell’indotto locale ecc.).